Resté è una storia, un’immersione nella Langa, non una semplice
visita turistica, ma un viaggio con i suoi personaggi e nei suoi luoghi, con
la sua comunità. Un viaggio accompagnati dalla figura del Conte Carlo
Francesco Rangone, architetto e intellettuale settecentesco, il prologo
della narrazione.
Resté è un racconto plurale del territorio, che da un lato vuole
potenziare gli itinerari escursionistici esistenti e dal lato innescare un
nuovo circuito e una nuova modalità di fruizione del patrimonio esistente.
Mettendo a rete i luoghi (le architetture del Rangone e le emergenze
presenti nei tre Comuni) e gli attori turistici presenti nell’area, le attività
economiche e i promotori culturali.
Resté è paesaggio, quello plasmato dalla sapiente mano dell’uomo
nel tempo, un paesaggio fisico e culturale alla base della candidatura
UNESCO. Un paesaggio policentrico che prende forma attraverso una
proposta condivisa che garantisce diverse chiavi di accesso al territorio.
Resté è natura, attività da svolgere all’aria aperta lungo i sentieri
escursionistici ad un ritmo lento in simbiosi con l’ambiente circostante,
rispettandolo. Un’iniziativa che mira alla sensibilizzazione sui temi
ambientali proponendo un approccio responsabile e sostenibile nei
confronti del nostro pianeta.
Resté è una messa a fuoco della situazione esistente, delle criticità
e delle possibilità che vive quest’area dal punto di vista della fruizione
turistica. Un’iniziativa complementare alle attività e alle proposte della
vicina Langa del Barolo e dell’albese, immaginando un allargamento
dell’area turistica e un ampliamento dell’offerta alla zona di progetto per
uno sviluppo sostenibile di tutta l’area.
Resté è una messa in luce dei punti di forza culturali e naturalistici
dell’area: il paesaggio e le architetture, la storia e le tante microstorie di
questi luoghi, la tradizione contadina e l’esperienza enogastronomica.
Rafforzando l’intero comparto e giovando ad al territorio inteso in senso
più ampio.
Resté è un percorso che muove dall’iniziativa proposta dalla
Parrocchia di Rodello attraverso i tre Comuni di Diano d’Alba, Montelupo
Albese e Rodello, partendo dal patrimonio esistente e dai progetti
di valorizzazione e recupero già avviati dai partner del progetto. Un
itinerario che prende le mosse da un lato dal progetto PRIMA, il progetto
di conservazione e manutenzione del patrimonio culturale condotto
dalla Parrocchia di Rodello, e dall’altro dall’iniziativa di Langa del Sole,
l’iniziativa di recupero e valorizzazione che ha visto il coinvolgimento di
19 Comuni per mezzo del finanziamento della Fondazione CRC (Bando
FARO).
Resté è continuità con le operazioni svolte nel tempo dai proponenti
che mira a compiere un passo in più, promuovendo nuove pratiche di
fruizione e gestione, valorizzazione e narrazione, implementando il
lavoro di recupero fatto con un tassello fondamentale: la comunicazione
e la promozione condivisa di questo territorio.
Resté è una messa in scena che coinvolge importanti attori del
mondo della cultura, tra questi Lucy sulla cultura – hub e rivista culturale
e multimediale – e il suo direttore, Nicola Lagioia, e alcune associazioni
del territorio (UnTerritorio ETS, Ass. Culturale Magog, Ass. Arvangia)
impegnate nella promozione e nella valorizzazione del territorio.
Resté è teatro, saranno infatti le compagnie teatrali della zona –
partendo da una traccia narrativa creata appositamente per l’iniziativa
da Nicola Lagioia e da Lucy – ad accompagnare i visitatori in questo
percorsi di “apertura” e conoscenza dei luoghi in alcuni periodi dell’anno
attraverso brevi spettacoli, presentazioni e altre forme di intrattenimento.
Resté è gioco che continuerà tutto l’anno a partire dalla prima tappa
teatrale e permetterà ai visitatori di scoprire il territorio, conoscendone le
peculiarità e ascoltandone le storie, divertendosi e toccando con mano.
Un’esperienza ludica che si rivolge ad un pubblico ampio: dalle famiglie
con bambini a escursionisti di ogni età, sia italiani che stranieri (lingue
it-eng).