Nella progettazione dell’opera socio assistenziale e sanitaria “La Residenza”, tra il 1967 e il 1970 il fondatore Can. Mario Battaglino, insieme ai suoi collaboratori, riserva una particolare attenzione alla Cappella. Questo luogo, diventa rifugio di spiritualità, incontro e preghiera dove i problemi e le difficoltà legate all’età, alla malattia trovano risposte che vanno oltre all’assistenza sanitaria trovando risposte nella fede e nella speranza, valori espressi attraverso le opere di Dedalo Montali.
A Dedalo Montali, artista di grande esperienza nazionale ed internazionale, nel 1970 vengono affidati i lavori di progettazione e arredo della Cappella, dedicata a San Giovanni XXIII, il “Papa buono".
Pittore, scultore, pensatore e poeta, Dedalo ha avuto la possibilità di conoscere e di confrontarsi con le figure artistiche più influenti d’Italia e d’Europa, indagando sulle principali correnti culturali alla ricerca di una risposta, alle ideologie nazionalistiche, razziste e comuniste che hanno segnato le ferite più gravi inflitte all’umanità nel “secolo breve”.
Ispirandosi alla “Cristologia” del “punto omega” di Theillard de Chardin, racconta la storia della salvezza in Cristo che abbraccia tutto il creato: l’autore narra, attraverso un percorso di 80 mq di vetrate, altorilievi, sculture e dipinti le tappe della vita quotidiana dell’uomo e della donna collegandole alla pala centrale.
Nella pala centrale, Dedalo ritrae il Cristo nel suo ultimo incontro, invitando a cena uomini e donne di oggi; il suo volto, forte e rassicurante, comunica ed esprime fraternità, serenità, fiducia e misericordia, invita chi lo osserva a una risposta personale.